Il valore dell’amicizia sul luogo di lavoro (ovvero: come sopravvivere all’open space senza diventare serial killer)
- @mauroeffe

- 3 set
- Tempo di lettura: 2 min

Diciamolo: l’ufficio senza amici è come un frigorifero senza luce. Funziona, certo, ma è un’esperienza fredda, inquietante e un po’ triste.
Il valore dell’amicizia sul lavoro non è scritto nel contratto (anche se dovrebbe stare subito sotto alla voce “ticket restaurant”), ma è ciò che ti permette di non impazzire quando la stampante decide di incepparsi per la 47ª volta in un’ora.
Perché l’amico in ufficio è fondamentale?
1. Traduttore simultaneo di managerese. Quando il capo dice “ci serve un approccio sinergico e out-of-the-box”, l’amico alza un sopracciglio e traduce: “vuole un miracolo entro domani”.
2. Alleato nelle pause caffè. Senza un compagno con cui lamentarsi del budget o discutere di serie TV, la macchinetta del caffè diventa solo un distributore di caffeina e solitudine.
3. Psicologo non accreditato. Ti ascolta mentre ripeti per la quinta volta che non sopporti la nuova policy delle call alle 18:30. Non giudica. O almeno finge benissimo.
4. Complice nei crimini minori. Dal sabotaggio del termostato impostato a “Siberia” fino alla fuga strategica alla riunione “facoltativa” del venerdì pomeriggio.
I rischi dell’amicizia in ufficio
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica. L’amico al lavoro può anche diventare pericoloso:
• È lui che ti distrae con i meme mentre dovresti chiudere un report.
• È lui che sa tutti i tuoi segreti (tipo che in realtà non sai usare Excel, ma campi con formule copiate da Google).
• È lui che può tradirti con un “ops, pensavo lo avessi detto tu” in riunione.
Conclusione
Fare amicizia sul lavoro è come aggiungere il Wi-Fi a un vecchio televisore: la vita diventa immediatamente più sopportabile.
Non renderà le scadenze meno folli, né le riunioni più brevi, ma ti darà qualcuno con cui ridere (o piangere) di tutto questo.
E alla fine, l’open space è come un reality show: senza alleanze, sei destinato a uscire al primo giro di nomination.




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