Un dato certo di questo lungo lockdown è stata la crescita esponenziale dell'utilizzo di piattaforme o app per video call multiple, ovvero con più partecipanti.
Tanto che Zoom, la società che offre servizi di videoconferenza e riunioni online, ha visto aumentare vertiginosamente il numero di utenti durante questo lockdown per lezioni online e riunioni in remoto: in meno di 5 mesi il valore delle sue azioni è aumentato del + 136%, passando da 68 dollari per azione a gennaio a 161 dollari per azioni oggi.
Il grande problema che si è creato in questi fatidici due mesi è stato quello della cattiva gestione degli applicativi messi a disposizione.
Una questione dovuta principalmente al fatto che in Italia lavorare in remoto non è cosi sviluppato come negli altri paesi europei o extra UE.
Per cui il saper decidere se utilizzare un applicativo per fare meeting o webinar ha creato non pochi problemi a molti.
Quando si utilizza un applicativo per fare un webinar si sceglie perché chi sta facendo la presentazione/lezione vuole avere il pieno controllo della situazione come il controllo degli accessi, del microfono e della webcam, in modo da non ritrovarsi estranei nella web room.
Soluzione ottimale, quindi, per la presentazione di un prodotto, servizio o lezioni di gruppo.
Al contrario un applicativo per web meeting offre la possibilità a tutti di poter accedere alla web room.
Applicativo consigliato per tutte quelle che possono essere riunioni, briefings, meetings, in cui ognuno dei partecipanti deve dire la sua opinione o suggerire modifiche e varie ad un progetto comune.
Entrambi gli applicativi offrono la condivisione dello schermo, elemento fondamentale.
Quindi attenzione a quando scegliamo un programma... perché potremmo trovarci un estraneo nella web room in versione molto poco formale...!
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