È sabato, non uno qualsiasi di questo lungo lockdown, ma quello del 16 di Maggio. Un anno fa poteva essere un giorno come un altro, oggi no: c’è la città che si risveglia, inizia a muoversi anche se non si è mai assopita .
Le strade, i borghi di Parma oggi hanno ripreso vita, nonostante tutti indossino le mascherine e a debita distanza uomo. C’è un comune denominatore: tutti si guardano negli occhi per incoraggiarsi a vicenda.
La notizia più bella che ha ricevuto la città è quella che Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021: è stato stabilito dal Decreto Rilancio approvato dal Governo mercoledì, 13 maggio, accogliendo la richiesta, fatta a voce alta nei mesi passati, dalla città e dalla Regione Emilia Romagna.
Una decisione rispettosa per Parma e tutte le persone, professionisti e aziende che hanno lavorato molto per realizzare un calendario di eventi per un anno della Cultura all’altezza delle aspettative del Bel Paese.
Sarà un anno come Capitale della Cultura Italiana non semplice e pieno di responsabilitá, dopo questo periodo di grandi mutamenti comportamentali e incertezze. Il mio più sentito augurio da cittadino, che sta per diventare ex, è che sia un anno di rinascita attraverso la cultura ma con un nuovo pensiero, quello della condivisione.
Sarebbe con certezza quello che avrebbe voluto la Duchessa Maria Luigia.
Mi rattrista molto non poter vivere questo anno speciale e unico, perché non farò più parte di questa città che ho amato e apprezzato dal primo momento che l’ho vista. Anche se non leggerai questo scritto grazie Matteo per averci fatto conoscere.
Tornerò a ri trovarti cara Duchessa e cara Parma.
Au revoir!
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