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Rimanere positivi anche quando va tutto storto (e vorresti solo urlare nel cuscino)

  • Immagine del redattore: @mauroeffe
    @mauroeffe
  • 21 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

bepositive, mauroeffe

C’è una verità universale che nessuno ci insegna a scuola: prima o poi, qualcosa andrà storto. E non parliamo di dimenticare il pin della carta o di bruciarsi la lingua col caffè bollente (anche se, ammettiamolo, sono segnali dell’universo). No, parliamo di quei periodi belli tosti, quelli in cui la vita sembra un film drammatico ma senza colonna sonora motivazionale.

E allora, che si fa? Si rimane positivi. Sì, proprio quando la tua voglia di sorridere è pari solo alla batteria del tuo telefono: 1%.

Rimanere positivi non significa ignorare la realtà o trasformarsi nel cugino fastidioso che dice “dai, guarda il lato positivo!” mentre tu stai affondando come il Titanic. Significa, invece, scegliere consapevolmente di non affondare con stile.

Essere positivi è l’arte di guardare in faccia il disastro, fare spallucce e pensare: “Ok, ma almeno oggi i jeans mi stanno bene.” È resilienza con un po’ di sarcasmo sopra.

Prendiamoci sul serio, ma non troppo. L’ironia è la vitamina C della mente: non cura tutto, ma aiuta a non ammalarsi di lamentosite cronica. È il superpotere che ti permette di ridere dei tuoi drammi prima che siano loro a ridere di te.

Hai perso il lavoro? Forse è il momento perfetto per fondare la tua startup di biscotti vegani (che nessuno ti ha chiesto, ma oh, chi lo sa?). Ti ha lasciato il partner? Almeno ora puoi occupare tutto il letto e guardare serie TV senza trattative.

Se proprio ti senti giù, circondati di persone che ti fanno ridere anche quando sei a pezzi. Quelle che, invece di darti frasi motivazionali copiate da Pinterest, ti offrono una birra, una battuta infelice e un abbraccio.

E ricordati: non sei obbligato a brillare ogni giorno. A volte, sopravvivere con un sorriso storto è già un grande atto di coraggio.

Essere positivi nei momenti difficili è un po’ come mettere il mascara sotto la pioggia: potresti sembrare un panda, ma almeno ci hai provato con stile.

Quindi, se oggi va tutto male… respira, ridi (magari amaramente), e riparti. Domani è un altro giorno.

E se sarà peggio, almeno avrai una nuova storia da raccontare.

Con ironia, ovviamente!



 
 
 

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