Aspettative vs Realtà, ovvero: quando ti deludono le persone che pensavi fossero “diverse”
- @mauroeffe
- 16 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 5 giorni fa

Che sorpresa! Anche queste persone si sono rivelate una delusione.
Incredibile, davvero.
Pensavi fossero diversi.
Perle rare in un oceano di banalità.
Esseri umani con il dono della coerenza, magari pure dell’empatia.
E invece… tadà!
Si sono rivelati l’ennesima comparsa nel grande reality show chiamato “Aspettative Disattese”.
Che dire, complimenti!
Hai scovato altri esseri umano in grado di recitare la parte dell’affidabile finché non serve davvero esserlo.
Dev’essere un talento naturale.
Tipo quelli che scompaiono nel nulla dopo aver detto “ci sentiamo presto”, o che improvvisamente dimenticano l’uso del verbo “mantenere” (specie accanto alla parola “promessa”).
Il bello è che il mio sesto senso mi aveva avvisato.
Ma niente, imperterrito come una mamma su WhatsApp, ho continuato a credere.
Perché sì, magari tutte le prove indicavano il contrario, ma vuoi mettere l’ebrezza di avere ancora una volta torto?
E non è nemmeno una delusione spettacolare, di quelle che almeno ti lasciano qualcosa da raccontare in modo drammatico. No. È la delusione tiepida, prevedibile, quella che ti fa alzare gli occhi al cielo e pensare: “Ah, siamo di nuovo qui. Che noia.”
Ma guardo il lato positivo: ogni persona che ti delude è una conferma scientifica della teoria più solida dell’universo – non aspettarti niente da nessuno, e resterai comunque un po’ deluso, ma con stile.
La morale? Non c’è. Solo una nota a margine: la prossima volta che mi sembra di aver trovato una persona “diversa”, farò una cosa furba. Aspetto. Osservo. E mi tengo pronto con una bottiglia di vino bianco, Netflix e la consapevolezza che almeno io, a differenza loro, so bene chi sono, e soprattutto rispondo ai messaggi.
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